Complimenti! Il tuo sito, ð¹non c’Ú rosa senza spine ð¹nonnoðžGiuMa, ha superato tutte le 500.000 visualizzazioni.
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ðâ©ïžðSatsuki çæ Ú maggio â©ïžMaggio porta il nome delle azalee.ðð â©ïžð «L’isola dei battiti del cuore» (Piemme) ha vinto la VII Edizione del #PremioWondy Giuria Popolare, grazie di cuore a tutti coloro che hanno votato per me! â€ïžð
Satsuki çæ Ú maggio ð
«Maggio porta il nome delle azalee, satsuki çæ.
E tuttavia pare sia il risultato di una modifica del nome originario che suonava piuttosto come sanae-zuki æ©èæ, ovvero “il mese delle piantine di riso”: un riferimento alla consuetudine agricola di trapiantarle in questo periodo dal semenzaio al campo.
Tra gli altri nomi di maggio: tagusa-zuki , «il mese delle gramigne delle risaie»; tachibana-zuki , «il mese del mandarino selvatico»; samidare-zuki , «il mese delle piogge che cadono prima dellâestate», nome questâultimo che conferma lo spostamento indietro del calendario solare rispetto a quello lunare. Il tempo era costantemente nuvoloso, il cielo gonfio di nubi, tanto che non era possibile osservare la luna (tsukimizu-zuki ).»
da “Tokyo tutto l’anno: Viaggio sentimentale nella grande metropoli” @einaudieditore
ð L’ennesimo treno. Oggi vado e torno da Milano a Roma e contrario, in giornata. Sono esausta. Domani ultimo giorno di Italia, poi torno a casa.
SUN vs. Stephenson 2-18
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Senza frode imparai la sapienza e senza invidia la dono,non nascondo le sue ricchezze. Essa Ú un tesoro inesauribile per gli uomini; quanti se lo procuranosi attirano l’amicizia di Dio,sono a lui raccomandatiper i doni del suo insegnamento.
ðŒðµð¶Apocalypto
âŽïžâ©ïžâŽïž Lo dico da sempre ma più il mondo lo si ama più viene voglia di proteggerlo. Più che indignarsi per le sue storture, serve amarlo, avere fiducia. Altrimenti l’energia per migliorarlo da dove la si crea? ððð
âTante volte un ostacolo Ú solo un messaggio che la vita ti dà . Devi trovare un’altra strada, ma non vuol dire che non puoi arrivare a destinazione.â
ðAuguri Buon ðCompleannoð
ðð¢ðLuigi VerdiâŽïž commento al vangelo 28 aprile 2024ðâ©ïžð
âšððâ©ïžð¹Domenica 28 Aprile ð Francesco Fiorillo âŽïž
âšð âšLA PIANTAGIONE PREFERITAðâ©ïžð
Vangelo di domenica 28 aprile 2024
LA PIANTAGIONE PREFERITA
Per il vangelo la santità non risiede nella perfezione, ma nella fecondità . Potare non Ú sinonimo di amputare ma di dare vita, e togliere il superfluo equivale a fare molto frutto.
28 aprile 24 – V di Pasqua
Gv 15,1-8
La bibbia Ú un libro pieno di olivi, di fichi e di viti. Pieno di uomini di cui Dio si prende cura e dai quali riceve un vino di gioia. Con le parole di oggi Gesù ci comunica Dio, cose da capogiro, attraverso lo specchio delle creature più semplici.
Ci porta a scuola in un vigneto, a lezione dalla sapienza della vite e da un Dio contadino, profumato di sole e di terra.
All’inizio della primavera mio padre mi portava nella vigna dietro casa. Sui tralci potati affiorava, in punta, una goccia di linfa che tremava e luccicava al vento di marzo. E mi diceva: guarda, Ú la vite che va in amore!
CâÚ un amore che muove il sole e le altre stelle, che ascende lungo i ceppi di tutte le viti del mondo, e lâho visto aprire esistenze che sembravano finite, far ripartire famiglie che sembravano distrutte. E perfino le mie spine ha fatto rifiorire.
Dobbiamo salvare la linfa di Dio, il cromosoma divino in noi.
Che Dio sia descritto come creatore non ci sorprende, lâabbiamo sentito. Ma Gesù afferma oggi una cosa mai udita prima: io sono la vite, voi i tralci. Io e voi la stessa cosa! Stesso tronco, stessa vita, unica radice, una sola linfa.
E mentre nei profeti antichi Dio appariva piantatore, coltivatore, vendemmiatore, ma sempre altro rispetto alle viti, oggi ascoltiamo una parola inaudita: Dio e io siamo la stessa vite; lui tronco, io tralcio; lui mare, io onda; lui fuoco, io fiamma. Il creatore si Ú fatto creatura. Dio Ú in me, non come padrone, ma come linfa vitale. Eâ in me, per meglio prendersi cura di me.
Rimanete in me e io in voi. Non Ú da conquistare lâunione con Dio, Ú cosa di cui prendere consapevolezza: siamo già in Dio, ci avvolge con il suo affetto, lo respiri, lo urti! E Dio Ú in noi, Ú qui, Ú dentro, scorre nelle vene della vita. Dio che vivi in me, nonostante tutte le distrazioni e i miei inverni, e tutte le forze che ci trascinano via. Ma via da lui non c’Ú niente.
Questa comunione precede ogni liturgia, Ú energia che sale, cromosoma divino che scorre in noi.
Ed ogni tralcio che porta frutto, egli lo pota perché porti più frutto.
Il grande e coraggioso dono della potatura! Potare non Ú sinonimo di amputare ma di dare vita, ogni contadino lo sa. Togliere il superfluo equivale a fare molto frutto.
Il filo dâoro che cuce il brano e illumina ogni dettaglio Ú âfruttoâ. Sei volte viene ribadito ribadisce, perché sia ben chiaro: il vangelo sogna mani di vendemmia e non mani perfette, magari pulite ma vuote, che non si sono volute mischiare con la materia incandescente e macchiante della vita.
Per il vangelo la santità non risiede nella perfezione ma nella fecondità . DovâÚ mai questa perfezione nei discepoli di Gesù, pronti alla fuga e alla bugia, duri a capireâŠ
La morale evangelica ha la colonna sonora delle canzoni della vendemmia, di una festa sullâaia; sogna fecondità e non osservanze. Più generosità , più pace, più coraggio.
E mi piace tanto il Dio di Gesù, che si affatica attorno a me perché io porti frutto, che non impugna lo scettro ma la zappa, non siede sul trono ma sul muretto della vigna. A contemplarmi, con occhi belli di speranza.
ðŸMiaðŸ
ð 25 Aprile ð
Vedi anche:
Trieste, Risiera di San Saba 25 aprile 2024
Salvaci o Dio da un cuore senza memoria,
che uccide di nuovo chi ha patito lâorrore della violenza, del razzismo, della dittatura nazi-fascista.
Salvaci o Dio da un cuore senza gratitudine,
che non comprende il prezzo della Libertà e della Liberazione che ci sono state offerte nel sacrificio di uomini e donne generosi.
Salvaci o Dio da un cuore di pietra,
che resta insensibile verso chi ancora soffre, resiste e scappa per le oppressioni, violenze e guerre sparse nel mondo.
Salvaci o Dio da un cuore ingabbiato dalla paura,
che resta invischiato in ragionamenti e calcoli che impediscono la pietà e la solidarietà vera verso gli oppressi, verso i poveri.
Salvaci o Dio da un cuore privo di intelligenza,
che non sa osare la costruzione della pace e della giustizia, compromettendosi in vie inedite di riconciliazione e per un lavoro degno e sicuro.
Salvaci o Dio da un cuore senza pietà e colmo di tristezza,
che in nome del proprio dolore non sa riconoscere il dolore e il sogno dellâaltro.
Salvaci o Dio da un cuore senza speranza, che, rattrappito sul proprio individualistico tornaconto, non sa costruire un futuro di libertà per le nuove generazioni, qui e ovunque.
Salvaci o Dio da un cuore senza coraggio e senza verità ,
che prima di intervenire sta a guardare quello che fanno gli altri, e non ha lâardire del primo passo verso la giustizia, la responsabilità , la testimonianza.
Donaci o Dio un cuore come quello del tuo Figlio Gesù, benedetto,
capace di scorgere nellâaltro il dono di un fratello, sorella, figlio, figlia con cui costruire un futuro di reciproco perdono, di comunione e di pace.
â Enrico Trevisi
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Buongiorno con Rumi
Nella generosità e nellâaiuto degli altri sii come un fiume. Nella compassione e nella grazia sii come il sole. Nel nascondere le mancanze altrui sii come la notte. Nellâira e nella furia sii come la morte. Nella modestia e nellâumiltà sii come la terra. Nella tolleranza sii come il mare. [âŠ]
Buongiorno con Rumi
I 50 anni di carriera di Branduardi
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Angelo Branduardi, il menestrello della canzone italiana arriva a festeggiare i cinquantâanni di carriera. Quale miglior occasione per ripubblicare Alla fiera dellâest nella variante doppio album, comprendendo anche la versione in inglese Highdown Fair durante la giornata mondiale del RECORD STORE DAY del 20 Aprile.
Quando Angelo Branduardi esordì nel lontano 1974 il mondo della musica non era così affollato dai cantautori. Agli esordi appariva da solo con la chitarra per suonare prima di qualche gruppo prog rock, per un concerto o nei festival pop. Non Ú stato facile emergere e farsi notare, ma lâartista ha saputo dimostrare da subito di avere un suo stile che meritava attenzione. Uno stile allora identificato con la musica etnica e folk.
Così, dopo il primo album omonimo del 1974, realizzato con arrangiamenti corposi e produzione da Paul Buckmaster, Angelo Branduardi forma quello che sarà il suo gruppo di lavoro che lo porterà al successo. Un successo che, dopo il secondo album La luna, arriva perentorio e meritato con Alla fiera dellâest, la canzone filastrocca che prende ispirazione da un canto pasquale ebraico.
Un Branduardi che non Ú più visto solo come un menestrello con chitarra e violino, ma in grado di chiamare attorno a sÚ un vero gruppo di collaboratori a cominciare da Maurizio Fabrizio alla chitarra e arrangiamenti, Bruno De Filippi al buzuki, sitar e armonica, oltre a Gianni Nocenzi (pianoforte, clarino), Andy Surdi (batteria) e Gigi Cappellotto (basso), insieme alla produzione di David e Dory Zard e la copertina di Cesare e Wanda Monti. Zard crederà in Branduardi fino a portarlo in tour in Europa con la Carovana del Mediterraneo.
Lâalbum Alla fiera dellâest, uscito nel 1976, inizia con lâomonima canzone, quella che conquista al primo ascolto e che resta nel tempo una delle sue più apprezzate, come anche Il dono del cervo, dallâaccattivante melodia, ad aprire la seconda facciata. Nel disco primeggiano atmosfere sognanti (La favola degli aironi) e sussurrate (Canzone per Sarah), in omaggio alla figlia, ma anche ballate tipicamente mediterranee (Sotto il tiglio e La serie dei numeri), ed incursioni nella musica prettamente strumentale dove il tema con violino, flauto e chitarra acustica si sviluppa per cinque minuti degli otto totali (Il funerale).
Un disco da riscoprire, apripista di tante produzioni a cui verrà tributato successo nei decenni successivi con il fortunato marchio world music.
cronacatorino.it/cultura-societa/angelo-branduardi-i-50-anni-di-carriera.html
MARTEDÃ 23 Aprile: âLa legatura di Isacco: rinascere nel rapporto padre-figlioâ (Gen 22,1-19)
Si raccomanda la lettura anticipata del testo biblico e lâingresso in riunione tra le 20,45 e le 21. Oltre le 21,15 ci riserviamo la facoltà di non âŠ
MARTEDÃ 23 Aprile: âLa legatura di Isacco: rinascere nel rapporto padre-figlioâ (Gen 22,1-19)
ððð£ðCommento al Vangelo Luigi Verdi di Domenica 21/04/24âŽïžðâŽïž âððððððððð ð¹ðððððð ðð ððð ð ð ð¢ð ðððððð ð ðºðð ð¢Ì: âðŽðð ðð ð ððð, ððð ðð ð ð¡ðððð, ððð ð¶âðððð ð ðð ð ðððððð, ððð ðð ðð¢ððð ððððð ð¢ððððð, ððð ð¡ð¢ð¡ð¡ð ðð ððð ð ððððð. ðð ððð£ð ððððððððð ðð¢ðð ð·ðð ððððâðÌ ð¡ð ð ððð ðð ððð£ððð ðððððâ ð ðð ððððððð ððð ððð ððððð: âð¶ððð ð¹ðððððð ðð ðŒð ððð ðð¢ðððð ðâð ðð ððð ð¡ð¢â.
festival biblico 2024
ðâšFrancesco Fiorillo Domenica 21 Aprile 2024ð âšðâšâ©ïž
Lascia andareâŠ
Parrocchia dell’Invisibile a Terzelli | Fraternità di Romena
ðâŽïžð
La proposta di Luca e di Monica, che ora ha trovato casa a Terzelli, a 10 km da Romena, unisce la lettura esistenziale della Bibbia con la bellezza e lâenergia degli ambienti naturali. Nasce dalla loro esperienza di viaggio nella Terra del Santo a cui si sono uniti altri viaggiatori dellâanima per costruire insieme una âParrocchia dellâInvisibileâ.
Vengono organizzati corsi, camminate e incontri biblici in varie città italiane.
Parrocchia dellâInvisibile: leggera e itinerante come una tenda,
aperta e libera come una vela, sospinta dal vento della Parola
per cercatori di luce e di vita.
Per informazioni: www.terradelsanto.it
Luca Buccheri 335 65 05 904 â Monica Rovatti 338 56 49 091 â lucbuc66@gmail.com
www.romena.it/compagni-di-viaggio/parrocchia-dellinvisibile-a-terzelli